https://www.lifebiorepem.info/wp-content/uploads/2022/06/intestazione-aedes.jpg
bt_bb_section_bottom_section_coverage_image

Zanzara tigre - Aedes Albopictus

La zanzara tigre è una specie nativa del Sud Est asiatico, che ha invaso molti paesi negli ultimi decenni, essendo quindi oggi presente in Asia, Africa, America, Australia ed Europa. La globalizzazione ha permesso la sua espansione passiva, sia per mare che per terra, e tra le tante opportunità aperte dalla circolazione di mezzi e persone, il trasporto di pneumatici usati e piante ha contribuito particolarmente a questa invasione.

Sembra che l’ingresso in Europa sia avvenuto nel 1979, dall’Albania. In Italia la Zanzara Tigre (Aedes albopictus) è stata individuata per la prima volta nell’autunno del 1990, nel porto di Genova. nel 1990, in un deposito di pneumatici usati che commerciava anche con gli USA e il Giappone. Qui ha trovato condizioni ideali per lo sviluppo e la diffusione nel resto della penisola.

Di colore, nero, di piccole dimensioni, tra 6 e 9 mm di lunghezza. Ben riconoscibile per la linea bianca che presenta sul dorso della testa e del torace, e per i puntini bianchi sulle zampe nere, che le conferiscono un aspetto zebrato.
A differenza di altre specie, questa specie ha un comportamento prettamente diurno, ed è molto attiva la mattina presto oppure nel pomeriggio fino al tramonto.

È in questi orari che tende a essere più fastidiosa per le sue punture.
Sebbene si introduca facilmente nelle abitazioni, è per lo più legata agli spazi aperti, dove è presente vegetazione, dove si nasconde per riposare. Il suo habitat ideale è rappresentato da angoli umidi e in ombra, ambienti nei quali può trovare sia rifugio sia siti adatti per la riproduzione.

https://www.lifebiorepem.info/wp-content/uploads/2022/06/mappa-aedes.jpg

Il ciclo larvale può avvenire in accumuli di acqua di piccole dimensioni, secchi, bidoni, cavità di albero, ascelle fogliari, caditoie stradali, sottovasi, tombini stradali, copertoni in sostituzione delle canne di bambù, il suo ambiente naturale. Le uova infatti tollerano periodi di siccità e si schiudono quando vengono ricoperte dall’acqua.

Gli adulti non sono bravi volatori, infatti il loro raggio di azione in volo può andare da alcune decine di metri fino al massimo a 500 metri dai luoghi di riproduzione, purchè in questi siti abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno: ombra, ripari, sangue per nutrirsi e acqua per riprodursi.
Come in tutte le zanzare, solo le femmine pungono. Lo fanno perché hanno bisogno di proteine del sangue per lo sviluppo delle uova.
A differenza di altre specie, la zanzara tigre può pungere più volte per un unico pasto. Quindi una singola zanzara può causare numerosi lividi.
Nelle regioni tropicali sono attive tutto l'anno; nelle regioni temperate di solito sono attive da fine aprile fino all'inizio di novembre, con una abbondanza massima tra fine agosto e settembre. Generalmente vanno in letargo durante l'inverno, ma nei paesi europei più caldi (ad es. nella Spagna meridionale) le zanzare tigre adulte possono sopravvivere tutto l'inverno in microhabitat idonei.
La temperatura determina la velocità di sviluppo della zanzara. Maggiore è la temperatura, più veloce sarà il passaggio da una fase di sviluppo all'altra. D’altro canto ci sono differenze nelle varie popolazioni, ad es. le uova dei ceppi delle zone temperate sono più tolleranti al freddo di ceppi di regioni più calde e possono tollerare la neve e temperature sotto lo zero. Quando le temperature sono abbastanza calde le zanzare tigre possono completare il ciclo biologico in sei giorni. Durante una stagione quindi c'è tempo per diverse generazioni.