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Rattus rattus Linnaeus, 1758

Il Ratto nero, o ratto dei tetti, è una specie introdotta in tempi storici, considerata come “alloctona” per il territorio italiano. Originaria della Penisola Indiana, è una specie oggi cosmopolita.

Presente in tutto il territorio italiano e nella quasi totalità delle isole (manca solo in alcune di quelle più piccole), con esclusione delle zone ad altitudini elevate, ove si localizza solo in stretta vicinanza agli insediamenti umani.
Il Ratto nero è una specie che non conosce particolari minacce, ed è in grado di adattarsi a numerose e diverse situazioni ambientali.

È infatti un abitante delle aree marginali di formazioni forestali di varia natura e tipologia, dalle zone di pianura fino alla media collina, dove frequenta sia il terreno, ove occasionalmente può scavare tane sotterranee, sia le parti superiori degli alberi, e in questo caso costruisce un nido voluminoso con materiale vegetale vario.

Risulta assai abbondante nelle pinete litoranee naturali e artificiali, mentre è nettamente meno frequente nei boschi di media collina, caratterizzati da Querce e Castagni. Frequente colonizzatore delle zone rupestri e ruderali, il Ratto nero vive spesso a diretto contatto con le abitazioni umane, nelle zone rurali, nei parchi e nei giardini, localizzandosi anche all'interno degli edifici rurali, in particolare nelle soffitte e nei solai.

Con una corporatura più slanciata rispetto al topo comune, ha un corpo della lunghezza di 15-24 cm, una coda glabra e scagliosa di 17-28 cm e un cranio stretto, appuntito e allungato. Il pelo è più scuro rispetto al ratto marrone, generalmente di colore nero, ma può essere anche grigio scuro. Le orecchie sono sottilissime, quasi trasparenti, e glabre, e gli conferiscono una capacità uditiva molto sviluppata, può riconoscere moltissime variazioni di ultrasuoni.
Anche l’olfatto è molto sviluppato, il ratto nero dei tetti marca il territorio con le sue feci, urine e con una sostanza oleosa, la betalanolina, per riconoscere i cammini che percorre abitualmente.
Ha abitudini prevalentemente notturne, si ciba di frutta, granaglie, semi, insetti ed è in grado di fare lunghi tragitti per procurarsi il cibo.
La riproduzione può avvenire tutto l’anno con picchi tra la stagione estiva e quella autunnale. Dopo una gestazione di circa tre settimane, la femmina dà alla luce 7-8 cuccioli e generalmente si riproduce da 3 a 6 volte l’anno.. Questa prolificità è alla base della velocità con cui le colonie si sviluppano e alla loro abbondanza.