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LINEE GUIDA

PER LE ATTIVITA’ ECOSOSTENIBILI DI PREVENZIONE E CONTROLLO DELLE INFESTAZIONI DA MURIDI (TOPI E RATTI)

NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI

Queste linee guida sono indirizzate, a vario titolo, ai Dirigenti scolastici, al corpo Insegnante e al personale delle scuole con l’obiettivo di fornire un supporto informativo utile alla prevenzione e al controllo delle infestazioni da topi e ratti.
La collaborazione dei Dirigenti e di tutto il personale scolastico è cruciale, in primo luogo, per eliminare o ridurre le possibili cause che favoriscono la presenza dei topi. Spesso, infatti, gli interventi di derattizzazione sono iniziative adottate in emergenza, che sopraggiungono a risolvere situazioni gravi perché non gestite preventivamente. Un attento monitoraggio e l’applicazione di semplici misure o accorgimenti possono ridurre sensibilmente l’evenienza di una infestazione.

AZIONI PREVENTIVE
Per evitare la proliferazione dei ratti e topi domestici si suggerisce agli Istituti Scolastici di osservare le seguenti regole

1. Mantenere pulite e sgombre da materiale accumulato le fasce perimetrali degli edifici. Nelle restanti aree deve essere mantenuta sotto controllo la vegetazione spontanea, preferibilmente piantumando essenze che non sviluppano in altezza;
2. Utilizzare vernici e coperture delle pareti degli edifici possibilmente lisce;
3. Mantenere la chioma degli alberi e delle piante prossime agli edifici lontana dai muri;
4. Apporre protezioni a finestre, condotte d’aria e altri ingressi di varia natura;
5. Mantenere integri e a tenuta gli stipiti delle porte di accesso agli edifici;
6. Mantenere perfettamente sigillati i pozzetti di ispezione di impianti sotterranei, cavidotti sotterranei. Tamponare con malte cementizie e piastre metalliche i fori di passaggio degli impianti;
7. Evitare il più possibile la permanenza di rifiuti negli appositi contenitori, in particolare della frazione umida;
8. Disporre gli impianti e le eventuali strutture presenti sollevate da terra e distanziate tra loro di almeno 50cm dalle pareti;
9. Non abbandonare alimenti o altro materiale organico di qualsiasi natura negli spazi aperti e all’interno del plesso scolastico e in particolare in armadi, banchi ecc.;
10. Nel caso di presenza nell’edificio di una mensa scolastica, evitare qualsiasi fonte di alimentazione nelle aree limitrofe. Anche la sola azione di spazzare una mensa buttando all’esterno il raccolto potrebbe attirare ratti o topi domestici;
11. Evitare il compostaggio della frazione umida dei rifiuti della mensa scolastica nei pressi dell’edificio.

DERATTIZZAZIONE A SCUOLA
Nel momento in cui la presenza dei topi venga accertata a scuola è, invece, importante saper valutare l’adozione di tecniche e approcci scientifici da parte della ditta specializzata che eseguirà l’intervento di derattizzazione. Un moderno progetto di derattizzazione in un Istituto Scolastico dovrebbe essere svolto in base a principi di Integrated Pest Management (IPM). La gestione integrata degli infestanti è un approccio efficace e sensibile all’ambiente basato su una combinazione di pratiche di buon senso. Nell’IPM il ricorso a trattamenti che prevedono l’uso di prodotti chimici, come i rodenticidi, è previsto solo come ultima opzione.
Prima vengono proposte soluzioni più ecologiche basate su:
– Prevenzione
– Metodi fisici e meccanici (es. trappole, barriere)
– Metodi biologici

I passaggi essenziali di un intervento di derattizzazione in base all’IPM sono:
1. Sopralluogo e indagine ambientale;
2. pest proofing;
3. studio dell’infestante e monitoraggio;
4. scelta delle strategie (metodi, strumenti, prodotti, tempi e luoghi) cercando di evitare l’uso di veleni;
5. verifica dei risultati.
L’individuazione della presenza di ratti o topi domestici in un’area/stabile non è sempre facile in quanto si tratta di animali schivi che escono dalle tane al calar del sole. Un sopralluogo effettuato da personale esperto nell’area/stabile deve è ipotizzata la presenza di ratti o topi deve comprendere:
1. un monitoraggio degli ambienti esterni probabile fonte di infestazione;
2. l’accertamento dell’infestazione attraverso l’identificazione delle tracce che lasciano durante la loro attività (feci, rosicchiamenti, impronte, camminamenti). In prossimità dei luoghi più frequentemente utilizzati per gli spostamenti è anche possibile notare l’insudiciamento delle pareti dovuto all’untuosità del pellame dei roditori.
L’asportazione degli escrementi è consigliabile in modo da poter in seguito valutare i risultati dell’intervento attraverso gli eventuali, nuovi ritrovamenti;
3. la ricerca dei punti di annidamento per prevedere gli spostamenti e la distribuzione dell’infestazione.
Nell’esecuzione della campagna di derattizzazione vera e propria, vi sono alcuni concetti che devono essere rispettati:
– se l’area è infestata, i ratti devono potervi trovare trappole meccaniche o esche
appetibili sino a che si continua ad osservare la cattura o il consumo delle esche;
– le esche biocide non devono essere lasciate senza alcuna protezione ma devono essere inserite all’interno di appositi dispenser per impedire qualunque contatto da parte di persone o altri organismi non target.
A differenza delle trappole, che catturano meccanicamente gli animali, le esche avvelenano i topi con sostanze anticoagulanti. Il topo avvelenato si disperde nell’ambiente dove, qualora non rimosso può creare ulteriori problematiche legate ad odori ed infestazioni di pulci e zecche. L’eventuale presenza di carcasse deve quindi essere segnalata agli organismi competenti affinché si possa procedere allo smaltimento nei modi previsti dalla legge.